Ottavio

La storia del nostro caro Ottavio è un simbolo di resilienza e di riscatto. 

Quando lo abbiamo incontrato, Ottavio era gravemente ferito e si era rifugiato in un’aiuola di proprietà privata, probabilmente in seguito ad un attacco di qualche predatore. 

Se un maiale come Ottavio – appartenente ad una specie convenzionalmente considerata “da reddito” – viene trovato senza proprietario e sprovvisto di marche auricolari e/o tatuaggio identificativo, l’Azienda Sanitaria Locale è per prassi tenuta ad abbatterlo e ordinare la distruzione del corpo. L’esistenza di questi animali è disciplinata da severe norme sanitarie legate alla tracciabilità delle loro carni: il sistema vigente non riconosce loro alcun diritto! 

Eravamo gli unici che potevano intervenire in quel momento: il suo destino dipendeva da noi. 

Ovviamente abbiamo chiesto alla ASL di affidarcelo e lo abbiamo portato subito al santuario. Lo abbiamo  chiamato così perché è l’ Ottavio Nano: è stato liberato l’8 marzo ed è un maiale nano!

Non conosciamo nulla della sua storia prima di arrivare qui, ma stimiamo che abbia circa 4 anni e possiamo vedere che è estremamente socievole e coraggioso. Da subito ci ha dimostrato il suo amore per le mucche: forse ha già vissuto in loro compagnia!

Ottavio ha perso purtroppo entrambe le orecchie, ma questo non ha fortunatamente compromesso il suo udito. Il suo sguardo intenso testimonia tutta la sua voglia di vivere ed integrarsi con gli altri animali del santuario, pur conservando un carattere indipendente.